Riconoscimento degli oggetti celesti

Riconoscimento della presenza dei pianeti

Osservando il cielo a occhio nudo, possiamo distinguere i pianeti dalle stelle per le seguente caratteristiche:

  • i pianeti si trovano sempre nei pressi dell'eclittica, ovvero nella fascia zodiacale. Infatti, ad eccezione di Mercurio, tutti i pianeti hanno una piccola inclinazione dell'orbita rispetto al piano dell'eclittica e quindi sembrano seguire lo stesso percorso del Sole in cielo;
  • a causa della presenza dell'atmosfera terrestre, le stelle hanno una luce tremula, mentre i pianeti hanno una luce ferma. Questo fenomeno è dovuto al fatto che, al contrario dei pianeti, le stelle hanno una dimensione angolare apparente molto minore di quella dei pianeti;
  • il moto del pianeta è diverso rispetto a quello delle stelle lontane (come abbiamo visto nella pagina "Moto apparente dei pianeti") e di conseguenza può essere distinto da esse. Infatti la parola stessa "pianeta" deriva dal greco e significa "errante".

Osservando i pianeti più nello specifico possiamo affermare che:

  • Mercurio e Venere, essendo pianeti interni si trovano sempre a una distanza massima dal Sole pari alla loro elongazione massima, ovvero 28° e 47° rispettivamente . Di conseguenza questi pianeti possono essere osservati facilmente la sera dopo il tramonto o la mattina prima dell’alba, difficilmente a notte inoltrata;
  • Marte è riconoscibile per il suo colore rosso;
  • Giove appare giallo e, dopo Venere, è il pianeta più luminoso;
  • Saturno appare anch'esso giallo ed è un poco meno lucente di Giove;
  • Urano e Nettuno sono troppo lontani per essere osservati a occhio nudo con facilità.

Inoltre i pianeti esterni possono essere osservati meglio quando si trovano in opposizione rispetto al Sole. Man mano che si avvicinano alla congiunzione, invece, diventano invisibili, perché troppo vicini alla nostra stella.

Riconoscimento dei principali oggetti estesi

Oltre a stelle e pianeti, esistono altri oggetti celesti che possono essere riconosciuti in cielo, come galassie, nebulose, resti di supernova, ammassi stellari. Sono definiti oggetti estesi perché hanno dimensioni di gran lunga superiori alle stelle puntiformi e al telescopio appaiono sotto forma di "macchie" luminose, con un aspetto nebulare. I più brillanti (e in generale visibili a occhio nudo) sono catalogati come oggetti di Messier.

Charles Messier era un astronomo francese, cacciatore di comete. Per questo suo intento aveva la necessità di distinguere facilmente una nuova cometa, che si presenta al telescopio come un debole oggetto di natura nebulare, da quegli oggetti di aspetto simile che sono però fissi nel cielo, e non sono affatto comete. Compilò così, nel 1774, il Catalogo di Messier, il primo catalogo astronomico di oggetti celesti diversi dalle stelle.

Ad oggi la lista completa contiene 110 oggetti celesti, numerati da M1 a M110. Nelle carte celesti un oggetto appartenente al catalogo di Messier si riconosce dal prefisso M davanti al suo numero.

Alla seguente pagina Wikipedia potete trovare la lista completa degli oggetti del catalogo Messier e la loro posizione in cielo: Catalogo di Messier.

Ultime modifiche: giovedì, 29 ottobre 2020, 12:45